Sapere la terra è il sapere di un metodo, anzitutto: un sapere che orienti il lavoro teorico all'ispessimento della prassi, sì da provarsi a convertirlo, il sapere, in condivisione di comportamenti, di consapevolezze stratificate e di progettualità sociale (interculturale e intergenerazionale). Sapere la terra è perciò un sapere necessariamente politico: l'universalità delle conseguenze della crisi ecologica globale si è presto costituita nell'universalità dei movimenti sociali, culturali, religiosi che nel nome della Terra, intesa come fatto sociale totale, si muovono sulla scena planetaria.
Anonimo -