Un libro composito sulle vicende esistenziali di Antonella Flati, dalla primissima infanzia a oggi. E costituito da una conversazione avuta con Lucilio Santoni e dalla trascrizione di un racconto, fatto da Antonella, tramite Facebook alla giornalista Mirella Fanunza. Sia la conversazione che il racconto toccano i nodi principali della travagliata vita di Antonella. L'abbandono che è stata costretta a subire all'età di un anno e mezzo. La dura vita in collegio. Le adozioni forzate e rifiutate. Una maternità prematura che la riporta nel collegio per ragazze madri. Le difficoltà incontrate nella volontà di "ritrovare" la sua famiglia al posto di quelle avute dai tribunali per affidamento e mai accondiscese. La separazione dai fratelli. Le storie di amori sbagliati. I figli nati da unioni sfortunate e cresciuti in prima persona con lodevole dignità. La riconciliazione con i genitori. Fino al più recente matrimonio, anch'esso finito, con una sua vecchia amica d'infanzia, nel frattempo diventata uomo, con la quale aveva vissuto in collegio per un periodo, quando era bambina.
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