Questo saggio dimostra come Giovan Battista Marino, nell'opera "Adone", saccheggiò abbondantemente l''Isle sonante' di Francois Rabelais. La cronologia degli eventi, le situazioni, le immagini e gli "stati d'animo" (descritti in forma narrativa da Rabelais e in forma poetica dal Marino) sono pressoché uguali nelle due opere. E in un numero così alto che si può effettivamente dubitare della originalità creativa del Marino e parlare apertamente di plagio. Con l'aggiunta di un saggio sul plagio di Rabelais ai danni della "Hypnerotomachia Poliphili".
Anonimo -