Liam, psicopatico tossicodipendente incarna la teoria deviata del superomismo. Abusa della ragazza, fanatico della violenza oltre ogni remora e spietatamente desideroso di denaro, per permettersi i vizi e per scindersi dalla torma di personaggi che da prima disprezza, poi irretisce, spingendoli in un convulso susseguirsi di eventi che avvinceranno il lettore in azioni atroci, dove il vizio e una filosofia perversa attuano il crimine, mentre l'amore si perverte al delitto e la follia diviene la realtà per una generazione disillusa, senza ideali che spaventa il mondo benpensante con l'uso di inaudita e disinvolta violenza, sintomo di una malattia morale che la droga esacerba fino al delirio... Un romanzo che non concede un attimo di fiato al lettore; crudo, realistico è un incubo da cui si è attratti, un abisso che si misura in prosa. Con la lettura condividerete la follia di un giovane, amico, fidanzato; un ambizioso dei giorni nostri.
Anonimo -