"Schopenhauer come educatore" è la terza e la più bella delle quattro "Considerazioni inattuali". È anche la chiave per capire Nietzsche, perché è il suo diario, la sua 'storia più intima' e il suo manifesto. Egli stesso rivela in essa quella che è la molla fondamentale, il motivo generatore della sua vita e della sua opera. Attraverso l'esaltazione del suo "primo e unico maestro, il grande Arthur Schopenhauer", è Nietzsche stesso che, ripetendo l'esperienza fatta da Platone con Socrate, si presenta come educatore: educatore alla grandezza e a "compiti di portata storica universale". Poiché il filosofo non è qui un neutro contemplatore, un 'ruminante', ma dinamite, che può far saltare ogni ordine esistente.
Anonimo -