La coerenza teoretica del pensiero di Sciacca, nella sua illuminante costruttività, è risultata sempre "scomoda": nella misura delle distanze tra la cultura mondiale dominante e i princìpi e sviluppi che Sciacca ha articolato tra il 1935 e la morte, nel '75, in una cinquantina di volumi (in gran parte tradotti nelle principali lingue), di cui 40 da lui stesso ordinati nelle proprie "Opere complete". Nel venticinquesimo della morte, questa raccolta di saggi (che si aggiunge ai quasi 6000 titoli sul suo pensiero) dà ragione ai conformismi "disturbati" dall'opera di Sciacca.
Anonimo -