«Bocia, 'ndo veto a scola?» «A Lapio.» «Scole alte, ciò!». Effettivamente: 176 m sul livello del mare, un km e mezzo di salita, pendenza media dieci per cento, tempo di percorrenza dipende dalle stagioni e con chi la fai. Uno scolaro delle elementari ci mette dai venti minuti, se tutto fila liscio, a un'ora se distratto. Perché le tentazioni sono infinite, e variano di stagione in stagione. Le vicende della vita lo portano a insegnare. Dalle Scuole Alte passa alle Scuole Basse, nel senso di pianura, a Vicenza, prima dai Buoni Fanciulli, poi dalle Belle Fanciulle all'Almerico da Schio. Più fortunato di così! Si diverte e diverte. I colleghi lo stimano, lo gratificano (graticolano) eleggendolo coordinatore di Materia, coordinatore di classe, rappresentante dei docenti nel Consiglio d'Istituto. Ogni anno si concede una due gite, corre voce che non rompa le scatole. Ancora adesso le ex alunne lo vengono a trovare a casa, se lo trovano per strada si fermano a chiacchierare. All'ultima cena di fine anno scolastico gli consegnano la pagella: "Condotta: puntuale, sempre disponibile nei confronti dei più deboli. Promosso". Il miglior complimento ricevuto nella sua vita.
Anonimo -