Senilità è il secondo romanzo di Italo Svevo; venne scritto tra 1892 e 1897, ma venne pubblicato l'anno successivo, prima su un quotidiano triestino, "L'indipendente" e poi a spese dell'autore. Lo scarso successo portò Svevo a un silenzio letterario di venticinque anni. Venne riscoperto e ripubblicato nel 1927 a Milano, in seguito al clamore letterario dovuto alla pubblicazione della Coscienza di Zeno e alla critica positiva a questo romanzo da parte di Eugenio Montale. l protagonista del romanzo è Emilio Brentani, uomo inetto, diviso tra la brama di amore e piacere e il rimpianto per non averli goduti.
Nel romanzo Svevo affronta il problema dell'inettitudine, dell'incapacità da parte del protagonista di gestire la propria vita interiore e sentimentale. L'indecisione e l'inerzia con cui Emilio affronta le vicende della sua vita lo portano a chiudersi nei suoi ricordi, in uno stato di vecchiaia spirituale (da cui il titolo "Senilità").
Nel 1962 ne è stato tratto l'omonimo film, diretto da Mauro Bolognini.
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