Un tempo, dimenticate le ingenuità di qualsiasi ateismo militante, sembrava opportuno dichiararsi "agnostici" invece che atei. Oggi, di fronte alla ripresa del fanatismo religioso, l'ateismo diventa una dichiarazione di autonomia politica, di indipendenza intellettuale. Non si tratta di fare dell'ateismo un insieme di convinzioni più o meno dogmatiche, ma uno strumento per guidare meglio la ricerca scientifica e la vita quotidiana. Si tratta di un ateismo "strumentale e metodologico". Come tale, può esser fatto proprio anche da qualsiasi credente, purché la sua sensibilità religiosa sia abbastanza flessibile da permettergli di leggere i testi sacri non come terrificanti ingiunzioni, ma come capitoli di una storia fantastica che potrebbe magari... essere anche vera.
Anonimo -