"La mia terra, le mie radici, la storia che circonda i luoghi in cui vivo, e la mia vita, esempio di uno spaccato generazionale e utilizzata come deus ex machina per raccontare Catania, i suoi abitanti, i suoi modi di dire, per mostrare le luci, le ombre e i colori della mia Sicilia. "Mia" intesa sia nel significato di possesso e di amore viscerale, sia in quello di "personale": la mia città vista attraverso i miei occhi e le mie esperienze, individuali ma anche collettive. Per fare ciò sono partita dall'inizio, e cioè dai miei antenati, dividendo la narrazione in due blocchi, uno ambientato a metà del 1600 e l'altro dagli anni '90 ai giorni nostri. Spero di riuscire a trasmettere tutto ciò, anche in una minima parte, e a regalarvi la più bella delle albe sul mare della vostra vita." (L'autrice)
Anonimo -