"In principio era la Parola", come recita la Scrittura, e quell'insostituibile strumento di comunicazione che è il linguaggio consente di mediare tra i tre tipi fondamentali di conoscenza, quella 'interiore' di noi stessi, quella posseduta dalle altre menti e infine quella relativa all'ambiente che tutti condividiamo. Donald Davidson analizza la natura di ciascuno di questi tre tipi di conoscenza, ne mette in luce le differenze, ne individua le più sottili connessioni. Certo, la mia mente è davvero 'la mia', le altre menti sono tante, e la natura è una sola. Questa è la sfida per ogni seria filosofia che voglia andare al di là di solipsismo e relativismo. Raccogliendo - e rovesciando - le eredità di Cartesio, di Hume e di Quine, l'autore affronta il grande problema della natura della conoscenza - sia nel linguaggio comune sia entro l'impresa scientifica - delineando una 'società di menti' in cui "soggettivo, intersoggettivo e oggettivo" si sostengono reciprocamente: come in un tripode, ove "se una gamba dovesse cedere, nulla resterebbe più in piedi".
Con una prefazione di Sergio Levi.
Anonimo -