Per questo la poesia più impegnativa è quella che dà il titolo alla raccolta. "Sotto il cielo di tutti" è un poemetto composto nell'aprile-maggio 1969 e affronta, non in modo politico-propagandistico o retorico, alcune piaghe sociali e mondiali di allora (la fame, il razzismo, la guerra arabo-israeliana, la guerra nel Vietnam) che evidenziano la malvagità degli uomini, le ingiustizie, il vergognoso disprezzo delle più elementari leggi umane e civili. Anche qui l'Autore non esprime un giudizio politico né ideologico, ma fa una valutazione umana dei problemi e degli avvenimenti.
Anonimo -