Figlie di una terra in cui lesistenza del piccolo popolo è una convinzione ampiamente condivisa, le fiabe irlandesi rappresentano una letteratura tradizionale tra le più ricche del mondo, ancora viva e tramandata di generazione in generazione. Quando i fratelli Grimm e altri studiosi di folklore dedicarono la propria attenzione allo studio della narrativa popolare fin lì tramandata in forma orale, alcuni tra i migliori autori irlandesi seguirono il loro esempio, raccogliendo e mettendo in forma scritta le storie della propria terra dorigine. In questo volume, che comprende testi di Carleton, Yeats e Lady Wilde tra gli altri, una schiera di personaggi fatati giganti, gnomi, streghe e lepricani aiutano, ostacolano, incantano e terrorizzano i suoi vicini mortali. Dalla storia del contadino che oltraggiò le fate erigendo un edificio sul terreno consacrato alle loro danze alla fiaba del re che perse la moglie in una partita a scacchi, dallavventura del gigante codardo salvato da una moglie piena dinventiva agli utili rimedi da adottare per esser certi che il proprio bambino non sia stato scambiato nella culla con uno spiritello maligno, fino alla vicenda del fabbro che apprese tutti i segreti della lavorazione del ferro nel corso di un apprendistato di sette anni al servizio del gigante Mahon MacMahon. Ma se gran parte della letteratura popolare irlandese è abitata da creature fatate, grande spazio è riservato anche a santi ed eroi; non mancano quindi le riscritture delle antiche storie dei bardi dedicate a Finn, Deirdre, Cuchulain e Brigid. Ancora imbevuti del potere di incantare il lettore moderno, questi antichi racconti offrono una porta che permette di affacciarsi su un mondo allo stesso tempo familiare e ricco di mistero e magia.
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