E se un giorno ci svegliassimo e ci accorgessimo che la nostra vita non è reale? Una certezza, però, l'abbiamo: la realtà è sempre soggetta a ciò che vogliamo credere che sia.
Edward osserva, immobile, muto ed immutabile, il tempo che scorre sugli altri, sugli oggetti, sentendosi solo uno spettatore, non potendo partecipare al ciclo normale della vita, perché tutti invecchiano, soffrono, muoiono, ma lui no!
Il presente è una farsa che si ripete ogni giorno e l'unico scopo che ha è quello di nutrire i suoi bisogni primari.
Il futuro, invece è un fardello davvero pesante da sopportare, tanto pesante che il tormento di farla finita è sempre dietro l'angolo.
Ciò che lo ferma dai suoi propositi è il desiderio di rivivere i momenti felici della sua vita, quando è iniziato il suo calvario su questa terra.
E i suoi momenti di felicità hanno solo un nome : Simon.
Con lui ha veramente vissuto, sperato, amato appassionatamente, e nonostante l'abbandono, quell' amore è rimasto intatto e lo tiene ancorato alla sua essenza, al suo spirito.
Uno spirito libero, capace di resistere e di ritrovare la strada per ritornare là dove tutto è cominciato.
Anonimo -