«Italiano di nascita, era diventato russo di cuore. Amava la Russia con tutto il suo grande cuore aperto a tutti: cattolici, ortodossi, credenti e non credenti. Le sue capacità intellettuali e organizzative, la sua profonda spiritualità e preghiera erano a servizio dell'amore per tutti. Speranza contro ogni speranza, instancabile lavoro giorno e notte hanno meritato a lui una grande riconoscenza del popolo russo. Bastava dire "Don Bernardo" e tutti sapevano di chi si parlava. Personalmente sono molto grato a lui, mio più stretto collaboratore. Lui è stato l'uomo della Provvidenza, giusto per il tempo giusto, messo da Dio al momento opportuno. Lo ringrazio di tutto, chiedo scusa, perché forse noi non sempre siamo stati in grado di capire i suoi piani, pensieri e progetti; il tempo però ha mostrato che aveva ragione».
Anonimo -