"Hai conosciuto John Coltrane?". "Sì? E che tipo era?". Non so quante volte mi sono sentito rivolgere domande simili; solo il nome varia di volta in volta: Non che i miei interlocutori volessero da me uno studio psicologico; si accontentavano di molto meno. Anche di sapere se il Tale è antipatico o antipatico, se è intelligente o tonto, se è gentile oppure no. Ho sempre cercato di rispondere come meglio potevo alle domande che mi venivano rivolte, ma alla fine mi sono dovuto chiedere: perché non rispondere una volta per tutte per iscritto, e cioè con un libro? Queste pagine sono nate così. In esse ho cercato di scrivere un rapido diario di quarant'anni vissuti in mezzo al jazz, e più precisamente fra le quinte del jazz. A costo di sorprendere qualche famoso jazzman in pigiama." (Dalla prefazione di Arrigo Polillo)
Anonimo -