Perché la Jugoslavia è caduta? Era inevitabile una fine così cruenta? È stato il nazionalismo spinto all'eccesso l'unica causa o c'è dell'altro? Come ha potuto conservarsi tanto uno stato multinazionale segnato da tali conflitti, e soprattutto come collocare la sua breve esistenza nella lunga storia dell'Europa? Il presente volume risponde a queste e a tante altre domande e fornisce una sintesi accessibile e completa della vita politica, culturale, sociale ed economica del paese, dalle sue origini ottocentesche alla guerra che ha segnato l'ultimo decennio del secolo scorso. Spiega come ha preso forma, come la sua struttura multietnica e multireligiosa sia riuscita a sopravvivere per oltre settant'anni e per quali ragioni, a un certo punto, si sia disfatta. Una vicenda di fiducia e sospetti, di progressi e decadenza, di estremi, di abusi, di utopia e declino che Marie-Janine Calic racconta alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, sempre con equilibrio e senza invocare una pretesa «eccezionalità» della regione balcanica, ma partendo dai grandi mutamenti sociali, economici e intellettuali che, tra Otto e Novecento, qui come in tutta Europa, hanno contraddistinto il passaggio alla moderna società industriale di massa.
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