"Deve essere un mio difetto, ma i peccati altrui non mi scandalizzano, sempre che non mi tocchino personalmente". Lo humour sardonico di Maugham deflagra anche in questi racconti, spesso ispirati a personaggi incontrati nella sua multiforme vita di medico, scrittore, drammaturgo e agente segreto: come Elizabeth, "una giocatrice d'azzardo, una scialacquatrice e una donna lasciva"; o come Morton che, tornato in Inghilterra, "si sentiva più solo che nella giungla". Sfileranno così davanti a noi impostori di lungo corso, madri efferate, coniugi assassini, fra abissali fallimenti, rischiosi tradimenti concordati, destini fatalmente segnati.
Anonimo -