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Storie di Gap - Santo Peli
Storie di Gap - Santo Peli

Storie di Gap

Santo Peli
pubblicato da Einaudi

Prezzo online:
9,99

I Gap, componente esigua ma rilevante del movimento di Resistenza, occupano

un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia

resistenziale. Due ragioni spiegano tale marginalità: da un lato i Gap combattono

secondo le modalità classiche del terrorismo, cioè con uccisioni

mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall'altro sono organizzati

e diretti dal Partito comunista, e dunque restano, durante e dopo

la Resistenza, connotati politicamente in modo molto piú marcato delle

altre formazioni partigiane. Quella dei Gap viene dunque in prevalenza

percepita come «un'altra storia», su cui si sono esercitati anatemi con piú

virulenza che sulla Resistenza in generale. Nell'immaginario collettivo,

alcuni dei piú intricati nodi politici ed etici della lotta resistenziale messi

in evidenza dalla pratica del terrorismo urbano continuano, ancor oggi,

ad essere schiacciati tra deprecazioni calunniose e acritiche esaltazioni,

che prescindono da una reale conoscenza dei fatti. Per la prima volta,

origini, sviluppo, difficoltà, successi e fallimenti dei Gap vengono analizzati

nell'unico contesto che li rende comprensibili, nella storia della Resistenza.

Le condizioni esistenziali e materiali nelle quali i Gap agiscono, le

risorse di cui dispongono, la difficile decisione di uccidere a sangue freddo,

e i diversi modi in cui si pongono il problema delle rappresaglie, della

tortura, della morte, escono finalmente dal mito e dalla demonizzazione

liquidatoria.

Nell'aprile 1943 Antonio Roasio, uno

dei tre responsabili del centro interno

del Partito comunista, invia una lettera

«strettamente riservata» alle organizzazioni

regionali, in cui fa presente a tutte

le strutture di partito l'urgente necessità

di attrezzare «i militanti alla lotta armata

a mezzo dell'organizzazione di "Gruppi

di azione patriottica", capaci di condurre

azioni di sabotaggio delle attrezzature

militari contro i massimi dirigenti

del partito fascista». Il primo documento

scritto in cui si fa riferimento ai Gap

è, con ogni probabilità, proprio questo.

A livello pratico, però, le prime iniziative

concrete verranno messe in atto solo

dopo l'armistizio dell'8 settembre che,

imponendo un brusco cambiamento

della situazione generale italiana, riportò

in primo piano l'esigenza di organizzare

concretamente la guerra di liberazione.

A partire dal racconto degli attentati

piú eclatanti - dal colonnello Gobbi

al questore Nicolini Santamaria - Santo

Peli ripercorre con rigore e imparzialità

l'intera vicenda dei Gap per superare

le molte «leggende» e restituire ai lettori

una ricostruzione lontana dalla retorica

e dalla speculazione. Dai profili biografici

dei protagonisti alle questioni cruciali

- il rapporto fra gappismo e resistenza

armata, il tema della rappresaglia,

il problema del consenso fra la popolazione

- dalla lotta partigiana alle ripercussioni

sul nostro passato recente, questo

libro colma una lacuna rilevante nel

panorama dell'analisi storica del nostro

Paese.

Dettagli down

Generi Storia e Biografie » Storia d'Italia e delle Regioni italiane » Storia d'Italia

Editore Einaudi

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 04/11/2014

Lingua Italiano

EAN-13 9788858416976

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