Dalle imprese di Cecco, eroe con le orecchie turate, a quelle mirabolanti di Guerrino ("ma se il fatto è noto a tutti, raccontarlo - perché?), dalle angosce dell'esploratore Pippo Potano che non sa che cosa esplorare a quelle di Barbablù che cerca invano moglie: altre storie incongrue, ariose, impertinenti, che si inanellano con quelle dei "Cavoli a merenda", ma usando questa volta una forma verificata, trattata con mano felice, da virtuoso della filastrocca. E l'illustratore Sto qui sfrena il suo estro, inventando un libro di sorprendente novità grafica (siamo nel 1920).
Anonimo -