Ghosts, «Fantasmi», è il nome originario di questa raccolta, dove i racconti sono caratterizzati dalla specifica sensibilità dell'autrice, una sensitiva che grazie alla costante razionalità riesce a rimanere sempre "al di qua della pagina". Fin da bambina inoltre, la Wharton è «profondamente imbevuta di celticità e di senso del soprannaturale», e al lettore viene chiesto solo di provare, meglio di condividere la dovuta paura e di prestare la dovuta attenzione. «I fantasmi, per manifestarsi, esigono... silenzio e continuità».
Anonimo -