Storie randage

Sette storie randage. Sette storie che non c'azzeccano. «Che c'azzecca?» era solito chiedersi tempo fa, nel suo colorito e personalissimo forense, un noto pubblico ministero poi passato alla politica. Di rimando, che c'azzecca il gelido personaggio che percorre strade di caldo e di polvere, e che alla fine di un giorno inventato non riesce a concludere un solo contratto, con la patetica figura di un anziano servitore dello Stato che scopre a fine carriera che (oltre a quello della sua pistola) esiste anche un calibro suicidio? E che c'azzecca una mesta cerimonia da requiem finita senza lo scontato missa est con un fotografo coinvolto in una spiata che gli deraglierà la vita? Perché forse una macchia sul sedile dell'auto, ricordo di un amore nato per non essere raccontato, c'azzecca con la storia da prima pagina inventata da un giornalista in patologico conflitto col traffico cittadino? E un sopravvissuto alla carneficina di Sabra e Chatila, protagonista di un clamoroso attentato terroristico in un albergo cinque stelle, c'azzecca con le sei storie precedenti? Sette storie diverse. Diversi i tempi. Diversi gli argomenti. Diversi i luoghi. Diversa l'intonazione. Diverso anche il ritmo. Ognuna per conto proprio, accompagnate dal loro randagismo. Appunto: storie randage. NICOLA GIACCHETTI (Fiume - Rijeka, Croazia - 1938). Giornalista, grafico, ha lavorato per diversi editori, tra i quali Fabbri e Mondadori. Ventennale la sua collaborazione con Alberto Tedeschi, Oreste del Buono e Laura Grimaldi, direttori dei Gialli Mondadori e di Segretissimo. Oggi in pensione, tra una storia randagia e l'altra, si diverte a tradurre dal castigliano storie di cappa e spada. Vive tra Peschiera Borromeo (Mi) e Barcellona.

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