Dove sono le ondine? I marinai e i palombari non ne han più vedute; non han più veduto i palazzi e gli orti sottomarini delle mille tradizioni sparse in tutto il mondo che li descrivono diffusamente, a cominciare dal XV delle Metamorfosi in poi.
Dal fin qui detto mi sembra potersi desumere che due son le cause fondamentali che han dovuto dare origine a miti di quella che Virgilio chiamò gens humida ponti, e alla quale io devo aggiunger subito la gente umida de fiumi, de laghi, delle fonti. La prima causa, puramente psicologica, e con la quale si spiegano le personificazioni daltre forze naturali, è quella per cui lo spirito umano, estrinsecatosi nella natura, fu mosso primitivamente a popolarla dimmagini antropomorfe, come di presenze intelligenti e protettrici. La seconda, più speciale, consegue dal fatto di alcune rassomiglianze più o men lontane, più o men credibili, avvertite fra certi esseri o aspetti marini e luomo, rassomiglianze che il più delle volte la fantasia, non di rado un allucinazione momentanea, ingigantì e confuse; cristallizzazioni, le chiamerei col felice traslato dello Stendhal, della realtà sudepositi fantastici dunanima esaltata.
E non si deve a tutte due queste cause lancor vigente popolarità della credenza nelle sirene fra nostri marinari? come se le sirene, che spesso rappresentarono innanzi a nostri padri lincanto delle marine italiane, dovessero eternamente, con la dolcezza del canto, la serena bellezza del volto e degli occhi splendidi, allettare ancora ogni essere umano, fra la schiuma de nostri mari, e sulle nostre spiagge ridenti. Così abbiamo un fondo psicologico e un fondo naturale a base di que miti; ma che si compenetrano e si confondono in tal guisa lun con laltro, che un esame al tutto separato di ciascun dessi appare più che malagevole, disadatto, e bisognerà quindi tentar dindagarli un po per uno e un po per volta, se pur non tutte due insieme e simultaneamente.
Anonimo -