"Sulle rune tedesche", opera pubblicata da Wilhelm Grimm nel 1821, s'inserisce nell'intento di produzione globale dei fratelli Grimm di scrivere una storia della poesia nazionale tedesca che facesse sentire ai tedeschi, non uniti in uno Stato unitario, di costituire comunque un unico popolo. L'opera si prefigge il duplice scopo di dimostrare che anche presso le popolazioni germaniche continentali era stata impiegata in passato la scrittura runica e di fornire un manuale di omologia, una trattazione a tutto campo, secondo le conoscenze del tempo, della scrittura runica.
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