DAL LIBRO: Ippolita, quando vide contro il parapetto un gruppo di uomini chini a guardare nella strada sottoposta, esclamò soffermandosi:
- Che sarà accaduto?
Ella ebbe un piccolo moto di timore; e appoggiò involontariamente la mano sul braccio di Giorgio come per trattenerlo.
Giorgio disse, osservando i gesti di quegli uomini:
- Si sarà gettato giù qualcuno.
Soggiunse:
- Vuoi che torniamo indietro?
Ella esitò un poco, tra la curiosità e il raccapriccio. Rispose:
- No; seguitiamo.
Seguitarono pel viale estremo, lungo il parapetto. Involontariamente Ippolita accelerava il suo passo verso il gruppo dei curiosi.
In quel pomeriggio di marzo il Pincio era quasi deserto. Nell'aria grigia e sorda morivano i romori rari.
- È così - disse Giorgio. - Qualcuno s'è ucciso.
Ambedue si soffermarono, in vicinanza del gruppo. Tutti quegli uomini guardavano con occhi intentissimi il lastrico sottostante. Erano plebei oziosi. I loro volti diversi non esprimevano alcuna pietà e alcuna tristezza; l'immobilità dello sguardo metteva ne' loro occhi una specie di stupefazione bestiale.
Un giovinastro sopraggiunse, avido di vedere.
- Non c'è più - gli fece un tale, prima che colui si sporgesse; ed aveva nella voce un indefinibile accento tra di scherno e di giubilo, come rallegrandosi che lo spettacolo non potesse più da altri esser goduto. - Non c'è più. L'hanno già portato via.
- Dove?
- A Santa Maria del Popolo.
- Morto?
- Morto.
Un altro, un uomo scarno e verdiccio che portava intorno al collo una larga sciarpa di lana, si sporse molto; e, togliendosi di bocca la pipa, domandò ad alta voce:
- Che c'è rimasto?
La sua bocca era tòrta da un lato, rappresa come per una bruciatura, convulsa come se assaporasse una saliva amara di continuo rigurgitante; e la sua voce era profonda, come se uscisse da luoghi cavernosi.
- Che c'è rimasto?
Un carrettiere, giù nella strada, si chinava a piè della muraglia. I riguardanti tacquero, immobili, aspettando la risposta. Scorgevano soltanto, su le pietre, una chiazza nerastra.
- Poco sangue - rispose il carrettiere, ancóra curvo, cercando qualche cosa nella chiazza con la punta di una canna.
- E poi? - chiese di nuovo l'uomo della pipa. Il carrettiere si sollevò, tenendo in cima della canna qualche cosa che quei di sopra non vedevano.
- Capelli.
- Di che colore?
- Biondi.
Le voci, nel precipizio chiuso fra le due alte muraglie, avevano un rimbombo singolare.
Anonimo -