È grasso, introverso, il suo autore preferito è Camus: a Cirasa Taddeo si sente solo contro tutti, perché ignoranza, prepotenza e sciatteria regnano sovrani. A trentadue anni, è quasi tentato di farla finita.Una sera, mentre cena in una piazza con la madre poliziotta, assiste allennesima scena di violenza.Un energumeno prende a pugni in faccia un ragazzino inerme, colpevole, ai suoi occhi, di essere omosessuale. Il bullo è ben noto alle forze dellordine: si chiama Gioacchino Spagna, entra ed esce di galera, ma di fatto viene lasciato libero di spadroneggiare per la città. È per colpa di gente come lui che il mondo cola a picco, Taddeo ne è convinto.Dun tratto, non sopporta più lidea che nessuno lo fermi.E allora dice basta, riprende in mano la sua vita e progetta il delitto perfetto.
Anonimo -