Scene di ordinaria quotidianità, frammenti di vita inscritti in racconti dove nulla è come sembra. Doppioni di sé, case copiate, innocui animali che uccidono per la paura o per l'ossessione. Viaggiatori che si organizzano per non partire, traduttori di testi che non esistono, pugili che si allenano perché il loro beniamino vinca. I protagonisti di queste storie sono ostinati perdenti, incapaci di rassegnarsi. Le loro vicende sono puzzle, ogni voce è una tessera, la chiusura di un frammento è l'inizio del successivo. E tutto è concatenato dalla scrittura. Ma qual è la realtà reale, dato che quella che si va componendo rimane incerta e inquietante? Forse è solo la somma di quei frammenti sparsi, ancora da accostare. Forse è quella della rappresentazione letteraria. Forse ce la siamo immaginata soltanto. Un'opera d'esordio di un giovane autore che ci sorprende per la maturità della cifra stilistica.
Anonimo -