Uno sceneggiatore si ritira insieme alla moglie attrice e alla figlia di quattro anni in una casa isolata tra le montagne per scrivere il seguito del suo film di maggior successo. Il paesaggio è da cartolina: il minuscolo paese in fondo alla valle, la strada stretta e piena di tornanti, i ghiacciai quasi azzurri nellaria frizzante di dicembre. Ma lidillio è solo apparente. Cè qualcosa che non va. Mentre la moglie manda sms e la figlia fantastica nel suo mondo di bambina, la casa si trasforma in un puzzle di Escher a cui manca lultimo pezzo. Fra strani rumori improvvisi, oggetti che spariscono, vetri di finestre che non riflettono più la sua immagine, il protagonista diventa il doppio di se stesso, e nella progressiva perdita di riferimenti la scrittura è lunico appiglio per mantenere il contatto con la realtà. Ancora una volta però nulla è come sembra, e gli elementi classici del racconto dellorrore si riassestano in un gioco raffinato tra le percezioni del protagonista e la fantasia del lettore. Lorrore è davvero nella casa o allinterno delle relazioni personali?
Anonimo -