Tobia ha il singhiozzo, ma non si tratta di un normale singhiozzo, di quelli che spariscono con uno spavento o bevendo un bicchier d'acqua. Il suo è un singhiozzo persistente e caparbio, capace di durare anche tutta la giornata. Ed è anche il motivo per cui i suoi genitori non gli lasciano mai fare nulla, a parte andare a trovare una nonna che pare un po' svitata. Ma la notte che Tobia si trasforma in ranocchio scoprirà che quelli che sembravano i vaneggiamenti di una vecchia signora sono proprio la verità, che sulla sua famiglia pende l'ombra di una maledizione e che, per tornare bambino, dovrà affrontare delle prove decisive e imparare ad avere fiducia in se stesso.
Anonimo -