Un viaggio nelle tradizioni ancora vive e significative nonostante le trasformazioni in atto. Nessuna cultura è mai completamente isolata - figurarsi quella di una città portuale - e la realtà è in continuo cambiamento. Ciò che invece è costante sono gli stereotipi, i giudizi e i pregiudizi creati da altri che finiscono col diventare credibili agli stessi abitanti della città: «Io sono napoletano perché canto, perché sono superstizioso, simpatico o "filosofo"». Tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la vita delle persone. Eppure lo stereotipo funziona: è nata una retorica della "napoletanità". Questo volume vuole osservarla, tentando di scardinare i luoghi comuni e di inserire la cultura napoletana in un più corretto ambito europeo. Mai come ora infatti è importante capire cosa siano le Tradizioni in una città che accoglie continuamente nuove culture e nuovi stili di vita.
Anonimo -