Usanze, curiosità, riti e misteri di una città dai mille colori
Un affascinante viaggio nella tradizione napoletana e nella sua continua trasformazione. Nessuna cultura è un'isola, e la stessa realtà è un flusso continuo, un fiume nel quale non ci si bagna mai due volte. Ciò che invece sembra immutabile sono i giudizi, i pregiudizi e gli stereotipi costruiti nei secoli sulla città, e ai quali talvolta i Napoletani finiscono con l'identificarsi: «sono napoletano perché canto, perché sono superstizioso, simpatico o al limite "filosofo"». Tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la vita concreta delle persone. Eppure la retorica della napoletanità funziona. Questo volume vuole osservarla, tentando di scardinare i luoghi comuni e inserire la cultura napoletana - le sue Tradizioni Popolari - in un più ampio e corretto ambito europeo. Mai come ora infatti è importante comprendere cosa siano le Tradizioni in una città che accoglie continuamente nuove culture e nuovi stili di vita.
**Una Napoli vera, tra tradizione e post-modernità
Tra gli argomenti trattati:**
il calendario rituale
sogni smorfiosi
storia e origine del lotto
nascere con una camicia in più e una parola in meno
cantare la madonna
il presepe: il sogno di una storia
la chiesa e i fuochi
del maiale, non si getta via niente
canta che ti passa
dai carri all'albero di cuccagna, passando per un mito
san Gennaro, il santo cittadino
le superstizioni dei napoletani
Claudio Corvino
Ha interessi che spaziano dall'antropologia alla storia. Tra i suoi libri: Storia e leggende di Babbo Natale e della Befana (con E. Petoia); Guida insolita della Campania; Lo sguardo del lupo; Il libro nero delle streghe; Storie Irpine; Maometto. Le radici dell'Islam per capire la nostra storia (con L. Capezzone); Orso. Biografia di un animale dalla Preistoria allo sciamanesimo. Scrive su vari quotidiani e riviste e cura la rubrica "Un antropologo nel Medioevo" per il mensile «Medioevo».
Anonimo -