"Ripartire dopo tre anni. Ripartire in tre. Ho già percorso altre volte il cammino di Santiago. Nicoletta mai. Anche lei desiderava affrontare la sua prima volta. Ma non da sola (non lo avrebbe mai fatto). Non di fretta, come temeva (a ragione) che io avrei amato fare. Mia moglie non mi aveva accompagnato sul Cammino Francese e nemmeno su quello del Nord. Troppo lunghi, troppo impegnativi per le sue gambe, troppo affamati di tempo. E poi, in famiglia avremmo potuto assentarci così tanto tempo solo uno per volta. Una settimana prima di terminare in solitaria il Cammino del Nord, tre anni fa, la mia Annina però mi aveva lasciato improvvisamente solo al mondo. Un incidente stradale, senza nemmeno il tempo di dirci addio al telefono. Conobbi Nicoletta due anni dopo, con il suo desiderio di realizzare il sogno tenuto a freno da anni: Il cammino di Santiago. Generò nuovamente in me l'impazienza di tornare là, lontano da tutto e da tutti. Tornare là per camminare, meditare e pregare per le necessità che sempre urgono nelle nostre vite. Desideravo portare silenziosamente Annina dentro di me. Nicoletta volle invece rendere esplicita la sua "presenza", coinvolgendola nel Cammino ogni giorno, contemplando la natura, nella preghiera. Pur non avendola conosciuta direttamente in vita, Nicoletta entrava così pienamente dentro la nostra storia. Il cammino portoghese segnava un nuovo inizio".
Anonimo -