Un cavallo, una chiave e una mappa: questo è ciò che Will Cooper, rimasto orfano a dodici anni, si vede consegnare quando gli zii, ansiosi di liberarsene, lo mandano a occuparsi di una base commerciale al confine con i territori della Nazione indiana. La sua ricerca di un'identità e di un posto da chiamare casa ha quindi inizio come giovane bianco in mezzo ai cherokee, ma sotto la guida di uno dei capi tribù, Orso, che lo prende sotto la sua protezione, Will impara presto a sopravvivere alla natura e ancor più agli uomini in una terra e un'epoca - l'America del Nord del XIX secolo - ricche di fascino quanto di insidie. Lì conosce la misteriosa e bellissima Claire, un incontro da cui rimarrà segnato in eterno; lì si forgiano il suo carattere e il suo futuro, che si legherà indissolubilmente al destino dei cherokee, tanto da fare di lui il paladino della lotta contro il piano di esproprio del governo americano. Ritroviamo così, nella sua appassionata battaglia per salvare la terra e la cultura del popolo in seno al quale è diventato uomo, il grande mito della possibile fratellanza tra bianchi e indiani, qui rivisitato con grande originalità. Ed è la singolare voce di un Will ormai novantenne, a tratti arguta, a tratti malinconica, a ripercorrere, all'ombra di un amore che vince il tempo e la morte, quel viaggio epico durato una vita, fondendo una superba ricostruzione storica a momenti di bellezza straordinaria che sorprendono a ogni pagina.
Anonimo -