A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi Edizioni integrali Nel 1905 leditore Pierre Lafitte, colpito dal successo del celebre detective inglese Sherlock Holmes, chiese allamico scrittore Leblanc di creare un personaggio francese da contrapporgli. Così, con il racconto Larresto di Arsène Lupin, subito dopo inserito con altri in volume, iniziò il ciclo. Nello stesso periodo si parlò molto in Francia delle avventure del celebre anarchico Alexandre Marius Jacob, che rubava ai ricchi e donava ai poveri, al quale pare si sia ispirato Leblanc. Che sorta di ladro è Arsène Lupin? Ladro gentiluomo è la definizione, coniata dallautore stesso, dellaffascinante e irraggiungibile Lupin, amato dalle donne, ammirato dagli uomini, idolatrato dai giovani. Tale definizione, già presente nel titolo del primo volume del ciclo, Arsène Lupin, gentleman cambrioleur, divenne presto molto popolare e segnò la nascita di un mito cui il suo creatore dedicò la produzione raccolta in questo volume. Laffascinante Arsène è anche conosciuto come il Robin Hood della Belle Époque, e labbinamento è legittimo, tranne che per un particolare: Lupin non ha armi se non la propria intelligenza, perspicacia, intuizione. Perfino i rappresentanti della giustizia, che pure non vedono lora di catturarlo, sono fermamente convinti che un delitto non potrebbe mai essere opera sua. Si traveste continuamente e interpreta con maestria moltissimi personaggi, emulando in questo il suo grande ispiratore londinese; tra le sue più riuscite interpretazioni cè quella del detective, con la quale conduce il lettore nel territorio della legalità per poi riserbargli, ovviamente, un finale a sorpresa. Con lespandersi del mito, Lupin ha dato vita, senza soluzione di continuità, oltre che a unampia serie di saggi, alle più varie forme di rappresentazione: cinema, serie TV e radiofoniche, composizioni musicali, fumetti e perfino gadget. Maurice Leblanc nacque in Normandia, a Rouen, l11 novembre 1864, secondogenito di un italiano, naturalizzato francese col nome di Émile Leblanc. Trasferitosi a Parigi, frequentò lintellighenzia del tempo: Maurice Maeterlinck, che si unirà sentimentalmente con la sorella Georgette, il conterraneo Alphonse Allais, lautore del manifesto simbolista Jean Moréas, il parnassiano Leconte de Lisle e il diabolico Maurice Rollinat. Ma gli autori cui egli teneva di più furono Flaubert, di Rouen come lui, e Maupassant, che ritenne suo maestro e dal quale fu sostenuto. Nel 1905, spinto dallamico editore Pierre Lafitte, pubblicò senza alcuna convinzione Larresto di Arsène Lupin. Il successo immediato lo portò a continuare le avventure dello straordinario ladro gentiluomo, divenuto celeberrimo, con una incessante, felicissima produzione che durò fino al 1941, anno della sua morte. La sua casa nella splendida località di Étretat (Senna Marittima, sulla Manica), luogo privilegiato per le avventure del suo eroe, è oggi divenuta il museo Le Clos Arsène Lupin.
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