In questo volume viene presentato - per la prima volta con il testo greco a fronte, con un lessico completo e una bibliografia aggiornata - tutto quanto la tradizione ci ha lasciato sotto il nome di Epitteto (50-125 d.C.), lo schiavo-filosofo che nello stoicismo trovò la via della liberazione interiore dal dolore e dalla schiavitù delle passioni. La versione ottocentesca del Manuale, realizzata da Giacomo Leopardi e riportata in appendice, è una testimonianza esemplare di quanto sollievo il poeta di Recanati trovasse nei consigli e nelle dottrine di Epitteto, come terapia contro le angosce del suo animo tormentato. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel Gattopardo, scrive che il Principe di Salina, in una delle sue riflessioni, "pensò ad una medicina scoperta da poco negli Stati Uniti d'America, che permetteva di non soffrire durante le operazioni più gravi, e di rimanere sereni fra le sventure". E soggiunge: "Morfina lo avevano chiamato questo rozzo sostituto dello stoicismo antico..."
Anonimo -