Scritti tra il 386 e il 395, i "Dialoghi" sono il frutto principale dell''otium' filosofico a cui Agostino si era dedicato subito dopo la conversione. Meno conosciuti dei grandi capolavori della maturità, essi in realtà basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. Agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilità della verità, l'essenza della vita felice, l'origine del male, la natura dell'anima e la funzione del linguaggio. Convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verità, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di sé, dove essa risiede. Questo volume raccoglie, in traduzioni nuove
o rifatte per l'occasione e con a fronte il testo latino delle più recenti edizioni critiche corretto in molti punti, tutti i "Dialoghi" agostiniani: da quelli di Cassiciaco, basati sulla registrazione di conversazioni realmente avvenute nella campagna milanese, a quelli di Roma e Tagaste, meno fedeli sul piano storico ma più incisivi su quello teoretico, passando attraverso i "Soliloqui", originale dialogo tra Agostino e la Ragione,
o il trattatello sull'immortalità dell'anima, che doveva servire a completarli. Ogni dialogo è preceduto da una Presentazione con lo schema, la descrizione dei personaggi, la cronologia e la notizia relativa nelle "Ritrattazioni". Un'Introduzione generale illustra la genesi, il contenuto, le fonti e il significato complessivo della filosofia di queste nove opere, che hanno meritato ad Agostino il titolo di "Platone cristiano".
Anonimo -