Tutti mi chiamano Cleo

Un racconto contemporaneo incentrato sulla vita di Emma, una donna dalle mille sfaccettature che tutti credono di conoscere molto bene, ma che in realtà nessuno conosce. La sua vita, la sua crescita, il suo successo e i suoi dolori vengono raccontati da una terza ignota persona che descrive nei particolari quello che in realtà non può sapere. Nessuno saprà mai se Emma fu una grande donna dedita alla sua famiglia o una grande imprenditrice, caparbia e in grado di gestire le sue aziende meglio di quanto qualsiasi uomo sarebbe stato in grado di fare. Emma l'arrampicatrice eredita l'azienda del padre sull'orlo del fallimento e riesce a farla rinascere intessendo rapporti personali con uomini che avranno un ruolo chiave in questa rinascita: prima il suo amante Andrea Anselmi e poi suo marito il commercialista Carlo Rotondo. Emma ferita dall'amore riuscirà comunque a camminare sempre a testa alta e a raggiungere il suo sogno di creare una casa di moda, l'atelier Cleo tanto amato dalle "Signore" milanesi, le stesse che negli anni non le avevano mai dimostrato ammirazione. Emma, dopo l'ultimo grande dolore, decide di ritirarsi dalla scena a modo suo, lasciando un grande vuoto tra coloro che la conoscevano veramente e che l'amavano proprio per quello era.

Il racconto della vita di Emma vuole essere un inno alla riservatezza, alla profondità dell'animo e dei sentimenti nascosti e veri.

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