Scritta probabilmente agli inizi del 1600, "Tutto è bene quel che finisce bene" è l'avventura tormentata della bella Elena, accolta nella ricca dimora dei conti di Rossiglione dopo la morte del padre, uno stimato medico e fedele servitore della prestigiosa casata. Ispirandosi liberamente alla nona novella della terza giornata del "Decameron" di Boccaccio, Shakespeare racconta le intricate peripezie d'amore della giovane Elena per Bertram, il figlio ed erede del conte, che però non intende nemmeno prendere in considerazione l'eventualità di una relazione con una donna di rango inferiore. Una commedia dai toni aspri, un'atmosfera resa pesante da una serie di velenose maldicenze, di intrighi, di astuzie e ingegnosi espedienti perpetrati anche con la complicità della madre di Bertram, che appoggia il piano di Elena per far vincere le ragioni del cuore su quelle dell'onore. Ma questa vittoria non sembra più che una fugace ed evanescente sensazione: come potrà infatti un matrimonio conquistato con l'inganno ricevere la benedizione della vera felicità? 'Tutto' davvero 'è bene quel che finisce bene'?
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