Nella sua vocazione artistica visionaria e anarchica, Uccio Biondi immagina che non ci possano essere spazi chiusi per nessuno. Ognuno può essere luogo di nessun luogo e realizza una rappresentazione di puri effetti utilizzando una musica che vuole provocare nello spettatore un "brivido metafisico". Lo spazio teatrale è una camera essenziale con delle scatole celle. L'arte e in particolare il fare teatro non è solo spettacolo ma educazione. Con le loro specificità non convenzionali le avanguardie rivendicano il gesto infantile e cercano di modificare quei codici consolidati nell'uomo. L'obiettivo è rompere questo spazio circoscritto obbligato della vita per riportarci in un luogo totale dove appunto si possa recuperare il valore dell'infanzia. Una visione dell'arte, quella di Biondi, che produce libertà.
Anonimo -