Golfo del Mar Baltico. Ai confini della Finlandia e della Russia, si svolge la trama del romanzo, tra dèi quasi umani, umani quasi dèi, laghi grandi o piccoli, ma comunque multipli, ripetuti all'infinito, terre basse, steppe gelate, alberi altissimi e notti perenni.
Civiltà? Una parolaccia in quei luoghi e in quel tempo. Si era più o meno all'epoca della fine dell'Impero Romano, al più cento anni dopo, ad altre coordinate geografiche.
Il Baltico era sfiorato dalle migrazioni sarmate, germaniche, turcomanne e unne, lungo le sponde inferiori del gelido e basso mare chiuso, collegato all'Atlantico solo dai vari stretti, tra la Svezia e la Danimarca. Chi era Um? Un personaggio di assoluta fantasia, che diventerà uno dei tanti piccoli Re locali, nel tempo, ma - all'inizio almeno - era solo un componente di scarso rilievo della ondata migratoria degli Unni, che sfiorò per parecchie decine di anni quella zona geografica. Comunque il ragazzo, sì perché aveva solo quindici o sedici anni, letteralmente congelava!
Anonimo -