Romanzo di Fëdor Dostoevskij che descrive la decadenza della nobiltà russa di fine Ottocento. Caratterizzato da un aspro realismo, il libro rappresenta un'efficace descrizione delle umane miserie. Il protagonista, Ivan Petrovi, in cui sono stati ravvisati tratti autobiografici dell'autore, passa da una posizione ricca e invidiata ad uno stato di miseria.
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