Da Holly e Benji a Dragon Ball, passando per i Pokemon e Final Fantasy, generazioni di bambini italiani sono cresciuti con un'idea mitizzata del Giappone, filtrata da manga, animazione e videogiochi. Frullo era uno di questi bambini. Così, con la scusa di andare a trovare i suoi amici giapponesi Tonic e Taka, nell'estate del 2013 parte insieme al belga Benjamin (sembra una barzelletta) per due settimane di viaggio tra Osaka e Kumamoto, con la missione di scoprire di più su quel bizzarro arcipelago che tanto lo ha affascinato e sui suoi stravaganti abitanti. Da questa esperienza nasce "Un Gaijin in Giappone", a metà strada tra un diario di viaggio e un racconto ironico, con l'obiettivo di trarre un bilancio da quel viaggio tra templi buddisti, sale giochi, onsen, karaoke e ramen, e di rispondere alle domande che assillavano il nostro eroe: che diavolo è il Giappone contemporaneo, alla fine, e chi diavolo sono i giapponesi di oggi? Marco "Frullo" Frullanti è l'esempio più paradigmatico di "raccomandato", dato che pur di avere qualcuno che pubblicasse i suoi libri si è creato la propria casa editrice. Frullo, laureato in Semiotica, consulente di web marketing e in generale "smanettone di internet", concilia fin da sempre le sue due grandi passioni, la lettura e il mondo "nerd". Anche come scrittore. Dalla sua passione per musica, libri, videogiochi e film degli anni '90, il decennio della sua infanzia e pre-adolescenza, è nato il suo primo ebook, "Anni '90 - Dagli 883 a Carmageddon". La sua fissa per la cultura contemporanea giapponese lo ha invece portato alla realizzazione del secondo, "Un Gaijin in Giappone"
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