Tutto il romanzo è costruito intorno a un'ambiguità di fondo: la voce narrante è un uomo o una donna. Di sicuro il (o la) protagonista è sposato (con un o una Claude), ma il suo è un matrimonio mai consumato. E' un esperto di letteratura tedesca, sua sorella Anne è l'amante di un ufficiale tedesco. Lui (o lei) si limita a svolgere il lavoro di traduttore per la Gestapo. E lì, un giorno, segue un impulso incontrollabile e aiuta un giovane prigioniero ebreo a fuggire... Responsabile della Casa di cultura yiddish di Parigi, Gilles Rozier racconta una storia d'amore segnata dall'ambiguità e da una vena sottilmente perversa, sullo sfondo dell'occupazione nazista in Francia.
Anonimo -