Un biglietto per Chissadove

In questa edizione originale del manoscritto ci troverete l'ossessione per il viaggio di scoperta, una potente storia d'amore (o forse due), un mito altrettanto efficace e uno stupido gioco di parole messo lì per rovinarlo, come dovrebbe sempre fare un vero bambino dispettoso (il treno si chiama Mai-da-là, nel senso che dovunque arrivi, non torni più indietro). C'è il sognatore che costruisce una ferrovia indipendente perché sopra ci corra il miglior treno possibile nonostante il tycoon che sta comprando tutti gli altri binari del mondo per appiattire e rendere prevedibili tutti i possibili viaggi. C'è Finally, una ragazzina dalla natura ingannevole (a partire dal nome) che affronta l'ignoto con il silenzio stupefatto di chi si è appena portato un po' al di là dei propri limiti, accorgendosi di riuscirci. C'è un ladro, Lem, inseguito da un'investigatrice fascinosa. E poi c'è il treno, ovviamente, con il suo controllore

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