Romanzo d'esordio di Vincenzo Cerami, "Un borghese piccolo piccolo" è il racconto spietato dell'Italia del boom economico. Attraverso l'atroce vicenda del protagonista Mario Vivaldi, che tenta di farsi largo nel mondo tra sotterfugi e piccole furbizie, pronto a tutto per permettere al figlio quel benessere da lui appena sfiorato, l'autore punta la sua lente di ingrandimento - sono le parole di Italo Calvino - sulla «bruttezza senza riscatto che regna nel cuore del nostro consorzio civile, ma anche sulla tenace rabbia di vivere che persiste in fondo a un desolato svuotamento di ragioni vitali». "Un borghese piccolo piccolo" è una storia di vittime e nello stesso tempo di mostri, in una Roma inedita che, con la sua violenza feroce, non lascia scampo al lettore.
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