L'automobile emise un rumore simile a quello di un frullatore impazzito. Un fumo bianco si materializzò dietro al lunotto posteriore, mentre l'andatura si fece sobbalzante come se una divinità invisibile stesse sballottando la vettura avanti e indietro.
Sul cruscotto si accesero due preoccupanti spie rosse e, mentre il motore si spegneva, Lena strinse con forza il volante. "No, no!" gridò disperata, incitandolo affinché si riprendesse.
Era notte e la nebbia avvolgeva ogni cosa. Lena parcheggiò come poté, accostando sul ciglio della strada. C'era una quercia enorme, con le foglie che scintillavano per via dell'umidità.
Anonimo -