Il cielo era una lastra di piombo.
Martina guardò l'orologio, e in quel momento una folata di vento strappò via da una quercia ormai spoglia le ultime foglie rimaste, facendole volteggiare in aria prima che si adagiassero a terra.
Poi attaccò a piovere. Lo aveva fatto per tutto il giorno, una pioggia a intermittenza, come il suo umore altalenante.
Pioveva, e piovve per tutta la durata del funerale. Non era un vero e proprio acquazzone, di quelli che sei costretta ad aprire l'ombrello e trovare un riparo. Era una pioggia sottile e fastidiosa, di quelle che speri che smetta, ma invece continua.
Anonimo -