I libri sono unici, diversi, preziosi perché spesso pieni di significati e messaggi che prima non avevamo compreso da soli. Nei libri vogliamo trovare sempre qualcosa, magari proprio nascosti da un'anonima copertina, si desidera trovare quelli con le pagine in carta quelli che si possono ancora toccare, quelli che leggendoli ci consegnano sensazioni, emozioni, sogni ma anche reazioni e quant'altro. Le pagine dei libri hanno anche un odore, un profumo che sfogliandole con la punta delle dita, si prova qualcosa, qualcosa di vero, di buono, di bello, di vero, anzi, di umano, come toccare i propri sentimenti: sfogliandoli è come accarezzare chi amiamo riservandoci in quell'atto qualcosa di unico. Questo è anche ciò che prova Bruno, il protagonista di questo secondo romanzo a lui dedicato. Egli è il proprietario di un vecchio negozio di cose usate e spesso quando viene attratto da ciò che le persone vi portano per sbarazzarsene lui, quasi prendendole per mano, con il solo frutto della sua fantasia riesce a immaginare eventi di cui tali cose sono state testimoni se non addirittura protagoniste in alcuni frangenti della vita dei loro precedenti possessori.
Anonimo -