Chi ha inventato i sogni è davvero una testa raffinatissima perchè non ha trascurato di riempirli di particolari realistici e familiari: così si finisce per credere che siano veri, che ci vogliano dire a tutti i costi qualche cosa, che debbano insegnarci strategie da usare nella vita quotidiana. Cosa c'è di più vero del sogno, dopo tutto, per l'anima? L'amore? La memoria? La terra su cui poggiamo i piedi? Una voce su tutte, una voce che il sangue e il cuore avrebbero distinto nitidamente nel frastuono più micidiale, mi invitò perentoriamente ad entrare: ancora una volta, io obbedii. Nel cortile di cemento era apparecchiata una lunga tavola e tante facce conosciute, in piedi a intrecciare chiacchiere e sorrisi ma pronte ad accomodarsi con le posate ansiose di darsi da fare al centro dei piatti. Da un lato si schierarono e si accomodarono quelli che erano già andati via e, di fronte, si trovarono quelli che ancora arrancavano nella valle di lacrime; si sa che a tavola si firmano contratti, tregue e armistizi anche se la pace si può fare altrove, in modo più piacevole.
Anonimo -