L'ambiente in cui si svolge questa storia è la Sicilia e, in piccola parte, Milano, anche se i due ambienti non vengono mai indicati con il loro specifico nome. Anna, la protagonista, fa trasparire un forte legame con la Sicilia, la terra in cui è nata. Tuttavia il fascino e la bellezza di questa terra che ama non solo non le impediscono critiche obiettive ma anzi la stimolano ad esprimere tutto il suo disappunto per certa mentalità e certi modi di essere di parte (piccola ma perversa e inquietante parte) della popolazione siciliana traditrice di bellezza, di cultura,di una feconda storia millenaria.Il contenuto del libro è incentrato sulla vicenda personale della protagonista. Una storia difficile intrisa però di un moderato ma persistente ottimismo: la vicenda della piccola figlia affetta fin dalla nascita da problemi psico-fisici. La storia comunque non è pesante, anzi è resa appetibile da situazioni leggere e quasi buffe c'è sempre la speranza di una porta che si apra sull'azzurro.
Sebastiana Casablanca è nata a Castelvecchio Siculo, a pochi chilometri da Messina, ma vive a Milano da parecchi anni. A Milano si sente subito a proprio agio e impara ad amare questa città, ma non dimentica le proprie radici nel Sud, a Messina, dove è vissuta, dove ha frequentato il liceo e l'università conseguendo a 22 anni la laurea in Lettere. Il Sud ritorna, infatti, in maniera preponderante in alcune esperienze letterarie in cui la Casablanca si è voluta cimentare. Ai tempi dell'università programmò e diresse a livello dilettantistico spettacoli teatrali, alcuni dei quali, ebbero un buon successo, in particolare uno, in cui furono coinvolti giovani e ragazzi di quartiere. Si è trattato solo di esperienze giovanili, ma di esse l'autrice conserva un gradevolissimo ricordo.
Anonimo -